Soncino e il suo Territorio - Le Leggende

LE ANGUANE


L’anguanà è un mitico essere femminile abitatore delle acque e dei monti. Sembrerebbe una sorta di “sirena” d’acqua dolce presente in particolar modo nelle zone alpine e prealpine lombarde, venete, trentine e friulane.
Il lessema è fatto derivare dal latino popolare aquana: una sorta di sintesi tra le parole latine aqua (acqua) e anguis (serpente).
Le anguane abitano in caverne site presso sorgenti e ruscelli e la loro preoccupazione è quella di lavare teli o matasse che esse stesse hanno tessuto o filato. Le si può vedere sul far del giorno e al crepuscolo. Se le si offende causano sventura, mentre i loro buoni auspici preannunciano una sicura fortuna. In alcune regioni si crede che abbiano un piede sformato o addirittura un piede caprino e che mostrino un odio implacabile per chi le chiama “anguane dal piede di capra”. Capita spesso che facciano agli uomini un regalo eterno: il loro filo che non finisce mai. Può anche capitare che si uniscano in matrimonio con esseri umani, ma tali unioni sono vincolate dal tabù che vieta all’uomo di accarezzare le loro bionde chiome. Dotate di capacità trasformistiche, potevano assumere le sembianze di animali e introdursi nelle case o trascinare sott’acqua gli uomini, facendoli annegare. Un motivo ricorrente nelle leggende di anguane è costituito dall’instabile matrimonio di una di esse con un contadino.
Nei pressi dell’abitato di Gallignano esiste una zona, ricca di reperti archeologici romani, denominata Anguanà che parrebbe riferirsi al mitico essere femminile. Se poi aggiungiamo che fino a poco tempo fa era un territorio acquitrinoso e con numerose risorgive, sembra veritiera la supposizione di trovarci di fronte all’esistenza di un lontano ricordo delle anguane.
Ciò porta a considerare un diretto contatto con la popolazione dell’alta Valle dell’Oglio in tempi assai remoti (da ricordare il parco delle incisioni rupestri di capo di ponte chiamato Naquane).
Per avvalorare questa ipotesi ci viene in aiuto il professore di semantica presso l’Università di Bologna, Alinei, il quale ritiene che ci sia stata un’integrazione tra la cultura celtica e latina in Italia Settentrionale prima della colonizzazione romana della Val Padana e quindi molto tempo prima della fondazione di città quali Cremona e Piacenza intorno al 218 a.C.
Altri toponimi esistono nel nostro territorio a partire dalla stessa mitica città di Aquaria e ancora Angonato e Angonà, per finire con il paese di Villagana. Pare proprio che questa zona sia il punto più meridionale in cui sia stato rinvenuto il toponimo Anguana.


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