Soncino e il suo Territorio - I Personaggi

EZZELINO III° DA ROMANO


Ezzelino da Romano salì al potere nel 1226 quando, inserendosi nelle lotte tra le fazioni e tra guelfi e ghibellini, si fece eleggere Podestà e Capitano del popolo veronese. Successivamente attraverso il matrimonio con la figlia di Federico II (Selvaggia), divenne il braccio destro dell'imperatore e il capo dei ghibellini (sostenitori dell'imperatore) in Italia. La sua figura fu circondata da un alone di terrore e i guelfi (sostenitori del papa) lo definirono "Il figlio del diavolo", "Il tiranno", "Il crudele".
Quando nel 1259 Ezzelino tentò di conquistare Milano, venne sconfitto, ferito e catturato in battaglia a Cassano d’Adda. Condotto in prigione a Soncino, secondo la tradizione, egli si strappò le bende e morì dissanguato, non sopportando la prigionia. Da allora nel borgo soncinate aleggia la sua presenza attraverso leggende di tesori nascosti, attraverso la ricerca della sua mitica sepoltura e attraverso i rintocchi della campana Dovarese che ogni mercoledì mattina ricorda al popolo la sua sconfitta, una sorta di scaramanzia per scacciare il suo malefico terrore.



"La disfatta di Ezzelino da Romano" Adeodato Malatesta, 1856 olio su tela, Modena, Palazzo Ducale





Ritratto

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